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Ospedale di Mazara, aumentano i posti letto e i reparti

L'ospedale Abele Ajello di Mazara

Arriva la conferma il numero complessivo di posti letto passerebbe dai 123 a 147, mentre i reparti dagli attuali 17 passeranno a 25 secondo il nuovo piano sanitario regionale. E’ il fiore all’occhiello della sanità in provincia di Trapani. Lo dice il manager dell’Asp di Trapani Giuseppe Bavetta. Il vecchio ospedale di Mazara è ormai un lontano ricordo.

Dopo cinque anni di chiusura e al termine di un profondo restyling costato oltre trentadue milioni di euro, l’ospedale di Mazara del Vallo non solo ha riaperto i battenti ma addirittura è stato classificato dalla regione come ospedale di 1° livello. Arriva il lieto fine, quindi, di una vicenda che era iniziata male nel mese di luglio del 2010, quando il comando dei Vigili del fuoco di Mazara del Vallo chiese alla prefettura di Trapani di chiudere le attività sanitarie nell’Abele Ajello per mancata sicurezza strutturale e impiantistica.

A febbraio dell’anno successivo arrivò un finanziamento europeo di ben 32 milioni e 400 mila euro per i lavori di adeguamento e di ampliamento e mese di luglio del 2012 l’aggiudicazione definitiva dei lavori di ristrutturazione. Sono stati 5 lunghissimi anni in cui i cittadini bisognosi di cure di Mazara sono stati ospitati in ospedali vicini (Marsala e Castelvetrano) e non sono mancati i disagi per i familiari degli ammalati.

Ora è arrivata anche la buona notizia. Nei giorni scorsi, la commissione sanità dell’Ars ha approvato il nuovo piano ospedaliero predisposto dall’assessore regionale Ruggero Razza. L’ospedale Abele Ajello di Mazara è stato confermato, quindi, ospedale di 1° livello con circa venti posti letto in più, 25 reparti in totale, ma meno unità operative complesse e più unità semplici.

S’intende che questo piano, nel suo complesso, dovrà essere approvato dai ministeri della sanità e dell’economia per essere operativo ma non ci dovrebbero essere problemi secondo voci di corridoio provenienti da Roma. Ma quale sarà la nuova realtà dell’Abele Ajello essendo ospedale di primo livello? Dall’assessorato regionale arrivano le conferme su ciò che diventerà l’Abele Ajello con la classificazione di ospedale di primo livello.

Il numero complessivo di posti letto passerebbe dai 123 a 147, mentre i reparti dagli attuali 17 passeranno a 25, ciò significa che ci sarebbe un poderoso cambiamento per ogni singolo reparto. Verrebbero confermate come unità operative complesse, i reparti di medicina generale, neurologia e oncologia. Con il nuovo piano invece, i reparti di chirurgia generale e ortopedia non sarebbero più unità complesse, bensì semplici, con lo stesso numero di posti letto, così come anche la direzione ospedaliera.

La cardiologia passerebbe da unità complessa a struttura dipartimentale, così come la farmacia. Il reparto di ostetricia e ginecologia aumenterebbe il numero di posti letto da 8 a 12. Restano invariate la neonatologia, la psichiatria e la lungodegenza, così come il laboratorio di analisi. L’unità coronarica si trasformerebbe in unità complessa e il reparto di oculistica in struttura dipartimentale. Una novità importante riguarda la pediatria, prevista come unità operativa semplice con 8 posti letto. Verrebbe potenziato il pronto soccorso.

Come ospedale di 1°livello verrebbero attivate l’unità complessa di terapia intensiva con 4 posti letto, la struttura dipartimentale di ematologia con 6 posti letto), l’unità operativa semplice di terapia del dolore, con 2 posti letto, di radiologia, di oncologia e di anatomia e istologia patologica. E’ in funzione ormai dallo scorso mese di novembre la radioterapia, l’unica in provincia di Trapani, grazie al protocollo d’intesa firmato con Centro di Medicina Nucleare San Gaetano di Bagheria.

«Un risultato che abbiamo portato a compimento – ha detto Bavetta - grazie alla lungimiranza dell’allora assessore alla Salute Massimo Russo». L’ospedale di 1° livello prevede l’aumento delle figure professionali, gli infermieri e gli addetti ai servizi socio sanitari. S’intende che tutto ciò non avverrà nel giro di qualche mese ma c’è la certezza di avere sul territorio, compresa la Valle del Belice, un ospedale funzionale con una gamma di servizi importanti e da sempre richiesti.

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