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Due fratelli, la malattia e i genitori che non si arrendono: la storia di Emanuele e Danilo da Favignana

Leonarda Campo è una mamma che non si dispera mai, piuttosto si indigna di fronte all’indifferenza. Nella più grande delle isole Egadi, Favignana, dentro una delle centinaia di case fatte col tufo bianco, vive la storia di una famiglia segnata dal destino dei due figli.

Emanuele e Danilo, 13 e 19 anni, sono due fratelli accomunati non soltanto dallo stesso cognome ma anche dalla stessa malattia degenerativa: sono nati come due bambini normali e presto sono stati costretti a vivere a letto, senza la forza dei muscoli, alimentati artificialmente.

Solo valicando la porta al civico 33 di via Marconi a Favignana si comprendono i contorni di questa storia fatta di amore, rinunce, sofferenza e amarezza. Al suo fianco c’è il marito Vincenzo Campo che di professione fa il pescatore; una vita vissuta per mare insieme al fratello praticando la pesca costiera e vendendo il pesce per sostenere la famiglia.

«Si esce la sera tardi, stiamo tutta la notte in mare e rientriamo la mattina» spiega Vincenzo e poi di corsa a casa per aiutare la moglie nell’accudire i figli. Sembrerebbe tutto normale, ma non lo è. Perché le precarie condizioni di salute di Emanuele e Danilo possono aggravarsi nel giro di pochi minuti e, anche per trasportarli dal primo piano a pian terreno, mamma Leonarda ha bisogno dell’aiuto del marito.

Da qui l’appello di Vincenzo che chiede un lavoro al Comune o a privati che gli consenta di avere orari precisi e, soprattutto, di essere sull’isola e poter raggiungere in pochi minuti casa, se necessario. Il Comune di Favignana, dal canto suo, ad oggi sostiene i costi per le cure mediche e le trasferte dei due ragazzi disabili gravi, «ma per il papà Vincenzo non esiste una norma che ci ha consentito e ci consente tutt’oggi l’assunzione» ha spiegato il sindaco Giuseppe Pagoto.

«Confido anche in qualche azienda privata che, assumendomi, mi consentirebbe di continuare a vivere a Favignana vicino ai miei figli che hanno bisogno» ha ribadito speranzoso Vincenzo Campo.

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