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Gestione dei rifiuti, al via il processo per il sindaco di Petrosino e altri sei

Tribunale di Marsala

MARSALA. E’ iniziato ieri, davanti al giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte, il processo che per attività di gestione di rifiuti non autorizzata che vede imputati il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, di 48 anni, il suo vice, Antonella Marcella Pellegrino, di 45, l’ex assessore Luca Badalucco, di 74, nonché tre tecnici dello stesso Comune (Vincenzo Tumbarello, di 58, Gaspare Salvatore Anastasi, di 60, e Maurizio Giuseppe Cocchiara, di 51) oltre all’ex responsabile del servizio igiene della «Belice Ambiente» Giacomo Pantaleo, di 51.

I sette imputati erano stati citati direttamente a giudizio dal pm della Procura di Marsala Niccolò Volpe. Nella prima udienza, ha chiesto di costituirsi parte civile l’associazione Legambiente. Secondo l’accusa, amministratori e tecnici comunali, nonché l’ex dipendente di Belice Ambiente, in concorso tra loro, e ognuno per le rispettive qualifiche, avrebbero effettuato «attività di raccolta e successivo deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi all’interno dell’area di proprietà del Comune adibita a depuratore, in località Gazzarella, in assenza dei requisiti tecnici essenziali previsti dalla normativa di settore».

I rifiuti depositati nella zona del depuratore sono quelli che a fine giugno 2016 furono raccolti in mare e sul litorale dai volontari di alcune associazioni locali nel corso di «Beach Clean Up». I volontari misero i rifiuti dentro dei sacchi neri e li portarono in un’area del deposito comunale dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il sindaco Giacalone si difende affermando che si trattava solo di «alcune sterpaglie» e che verrà spiegato «cosa è veramente successo».

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