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Violazioni ambientali: processo all'ex sindaco di Trapani

TRAPANI. Da un enorme cumulo di posidonia (la caratteristica pianta acquatica endemica del Mar Mediterraneo), la cui parte inferiore era interessata da fenomeni di putrefazione, fuoriuscivano liquidi che si infiltravano nella sabbia di Marausa Lido mentre, per la mancanza di copertura, il vento comportava dispersione di fogliame nell’area circostante.

Fatti che sarebbero stati accertati dai carabinieri della Stazione di Locogrande in un sopralluogo effettuato assieme ai tecnici dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente) il 13 luglio del 2015 e che hanno portato davanti al giudice monocratico Roberta Nodari, chiamati a rispondere di reati in materia ambientale il sindaco di Trapani allora in carica, Vito Damiano, e una funzionaria del Comune, Maria Cammarata, che aveva delega per gli interventi straordinari e di manutenzione delle spiagge di Marausa Lido e della litoranea nord.

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