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Mafia, processo abbreviato per dieci presunti affiliati di Marsala

MARSALA. E’ stato avviato davanti al gup di Palermo Nicola Aiello, il processo con rito abbreviato a dieci dei 14 presunti mafiosi affiliati alla «famiglia» di Marsala e Petrosino arrestati dai carabinieri il 10 maggio dello scorso anno nell’operazione «Visir».

Alla sbarra degli imputati sono il nuovo presunto «reggente» della famiglia di Marsala-Petrosino, Vito Vincenzo Rallo, 58 anni, pastore, con già tre condanne definitive per mafia per una quindicina d’anni di carcere, il suo braccio destro Nicolò Sfraga, 51 anni, Calogero D’Antoni, di 35, Vincenzo D’Aguanno, di 57, Giuseppe Giovanni Gentile, di 43, Massimo Salvatore Giglio, di 42, Simone Licari, di 59, Ignazio Lombardo, di 47, nipote dell’anziano «uomo d’onore» Antonino Bonafede, Michele Lombardo, di 56, imprenditore, e Aleandro Rallo, di 24, nipote del boss Vito Vincenzo.

Il processo è stato avviato con le richieste di costituzione di parte civile avanzate da Sicindustria Trapani, Associazione antimafie e antiracket «La Verità Vive» (ex "Paolo Borsellino") di Marsala, Associazione Antiracket di Alcamo e Centro «Pio La Torre» di Palermo.

L’inchiesta «Visir» è nata nell’ambito di quella più complessiva che mira a catturare il super boss latitante Matteo Messina Denaro. I reati contestati, a vario titolo, agli imputati sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e altri fatti aggravati dalle finalità mafiose. Le indagini hanno delineato i nuovi assetti e le gerarchie della cosca di Marsala. A sostenere l’accusa è il pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo. Altri quattro arrestati nell’operazione "Visir" sono attualmente sotto processo, con rito ordinario, davanti il Tribunale di Marsala.

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