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Il Comune di Erice vince la causa, l'Eas dovrà pagare 487 mila euro

ERICE. L’Ente Acquedotti Siciliani dovrà versare al Comune di Erice 487.000 circa, sempre a titolo di canoni fognari e depurativi calcolati  fino al dicembre 2016. Lo ha stabilito il Tribunale di Trapani, accogliendo un ricorso presentato per conto dell’amministrazione della Vetta, dall’avvocato Vincenzo Maltese. Si tratta di somme che erano state incassate dall’EAS attraverso il pagamento, da parte dei cittadini utenti, delle fatture del servizio idrico. Nello scorso mese di giugno, il Comune di Erice aveva già recuperato 500.000 euro.

«Il gestore del servizio idrico ha titolo per riscuotere i canoni in nome e per conto dei Comuni – spiega l’avvocato Vincenzo Maltese – ma, una volta incassate le somme a titolo di canoni fognari e depurativi, con tariffe approvate dai vari consigli comunali, li deve riversare agli enti locali. Pertanto, nel caso in cui trattenesse indebitamente queste somme, causerebbe un ammanco considerevole per le casse comunali, con ovvie conseguenze sul piano tributario».

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