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«Atti persecutori» contro una giornalista, condannato marsalese

Tribunale di Marsala

MARSALA. Un anno e mezzo di reclusione è stata la pena inflitta, ieri, dal giudice monocratico Matteo Giacalone al pregiudicato marsalese Maurizio Planeta, 48 anni, processato con l’accusa di “atti persecutori”, reato più noto come “stalking”, in danno della giornalista Antonella Lusseri.

Venerdì scorso, al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero Federico Panichi aveva invocato la condanna a 2 anni e 4 mesi di carcere. Teatro dei fatti contestati al pregiudicato è un cortile del centro storico marsalese, in via Antonino Barraco, nei pressi del vecchio ospedale San Biagio. Maurizio Planeta, che abita con il padre, è vicino di casa di Antonella Lusseri.

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