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Arte e mafia, nuovo sopralluogo della Dia nella casa del commerciante Becchina

CASTELVETRANO. Nuovo intervento, oggi, del personale della Direzione distrettuale antimafia di Trapani nell'abitazione che nell'ala privata di Palazzo Pignatelli, a Castelvetrano, appartiene al 78enne Gianfranco Becchina, commerciante internazionale d'opere d'arte e reperti di valore storico-archeologico, accusato di essere vicino al latitante Matteo Messina Denaro e al quale ieri è stato sequestrato un patrimonio di svariati milioni di euro.

Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione penale e misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su richiesta di applicazione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dal Gruppo misure di prevenzione della Procura della Repubblica Distrettuale di Palermo.

Gli uomini della Dia sono tornati per sequestrare materiale, che stanno valutando, in particolare nella stanza adibita a deposito nella quale ieri era scoppiato un incendio. Ieri si era sospettato che l'incendio potesse essere di origine dolosa per il fatto che in modo molto singolare si era verificato proprio mentre era in corso la notifica degli atti del sequestro.

 

Gli investigatori oggi confermano che "quasi certamente è stato di natura accidentale". Nel corso del sopralluogo di stamani, che si è svolto per un paio di ore, gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Trapani hanno effettuato anche rilievi fotografici. Sul posto pure i vigili del fuoco.

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