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Fiancheggiatori di Messina Denaro, chieste 13 condanne

PALERMO. Oltre 40 anni di carcere sono stati chiesti dalla Procura di Palermo per tredici imputati nel processo scaturito dall'operazione Ermes 2 che ha riguardato la rete di persone vicine al boss latitante castelvetranese Matteo Messina Denaro.

Il processo si svolge davanti al Gup di Palermo Maria Cristina Sala. Il pm Gianluca De Leo ha chiesto la condanna a 14 anni per Carlo Antonio Loretta, 7 anni e 4 mesi per Giuseppe Loretta, fratelli mazaresi accusati di associazione mafiosa e attribuzione fittizia di beni a terzi quote delle loro società Mestra Srl.

Sette anni e 4 mesi per Epifanio Agate, figlio di Mariano uomo di fiducia di Riina e Provenzano, accusato di attribuzione fittizia di beni a terzi (quote delle società My Land e Fishmar con sede a Mazara del Vallo) ed estorsione; due anni per i presunti prestanome Rachele Francaviglia; 10 mesi per Natalyia Ostashko, un anno e 4 mesi per Nicolò Passalacqua; due anni per Angelo Castelli; un anno e sei mesi per Andrea Alessandrino e Paola Bonomo dipendenti della Mestra, accusati di attribuzione fittizia di beni in concorso per la società Medio Ambiente.

E ancora: due anni per Grazia Maria Vassallo e Vita Anna Pellegrino; dieci mesi per Francesco Mangiaracina; un anno e sei mesi per Filippo Siragusa, giornalista, accusato di attribuzione fittizia di beni in concorso.

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