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"Sequestrò la moglie", chiesti due anni per un poliziotto di Marsala

MARSALA. La condanna a due anni di carcere è stata chiesta dal pubblico ministero Niccolò Volpe per un poliziotto in servizio al Commissariato di Marsala,  processato davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone con le accuse di sequestro di persona aggravato e violenza privata in danno della moglie.

Con il poliziotto, sotto processo sono pure i suoceri accusati, in concorso, di sequestro di persona e violenza privata. Per loro il pm ha chiesto un anno e 10 mesi ciascuno.  La vittima, sospettata di avere una relazione con un altro, fu chiusa a chiave in casa, per circa 24 ore, dal marito e dai suoi genitori per paura che fuggisse con l’amante. A liberarla furono i militari della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, venuti a conoscenza di quanto stava accadendo perché la donna prigioniera, avendo nascosto in casa un altro cellulare (il primo le sarebbe stato sottratto), è riuscita a inviare degli sms a due amiche.

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