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Portone del municipio incendiato ad Alcamo, il sindaco: "Chi sa parli"

Domenico Surdi

ALCAMO. Per individuare la matrice e l’identità di chi si è reso responsabile dell’accaduto, gli inquirenti stanno cercando di fare piena luce. Ma le indagini, avviate da Polizia di Stato e Carabinieri oltre che dalla Polizia municipale, sono rese ancor più difficoltose dal fatto che attualmente l’impianto di videosorveglianza pubblica, lì in piazza Ciullo, non è funzionante poiché è in fase di riparazione. Si tratta dell’incendio appiccato al portone del Palazzo di Città, ad Alcamo, nella prima mattinata di ieri. Un fatto analogo, occorre ricordarlo, era avvenuto nel dicembre del 2015.

Le fiamme, anche stavolta, hanno provocato danni soltanto superficiali - grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco di Alcamo arrivati sul posto in pochi minuti - annerendo infatti la parte esterna delle due massicce ante in legno del portone. «Quello che sappiamo – ha dichiarato ieri il sindaco Domenico Surdi poco più di due ore dopo il fatto - è che, questa mattina, intorno alle sette e un quarto - sette e mezza, qualche individuo, non sappiamo se uno o più di uno, ha dato fuoco al portone di ingresso del Municipio. Sembra che non ci siano tracce di acceleratori di combustione. Le fiamme sono divampate bruciando un cumulo di carta».

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