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Dai cunti alle tradizioni popolari, a Segesta Shakespeare raccontato da Piparo

PALERMO. Un viaggio sul carro di Tespi, un ritmo incalzante, una visione paradossale del mondo sporco d'inchiostro. Un teatro vagabondo che ricopre di stoffe colorate le piazze, le case scoperchiate, i crateri dei vulcani. Questo è...Shakespeare in Brexit, lo spettacolo diretto da Antonio Raffaele Addamo e interpretato da Salvo Piparo che andrà in scena mercoledì 16 agosto alle 19.15 al Teatro Antico di Segesta per il Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2017, la manifestazione organizzata dal Comune di Calatafimi Segesta in sinergia con il Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica diNicasio Anzelmo.

Guitti che non guardano in faccia nessuno, clown pazzi e ribelli dell’immaginazione che in scena svelano, come fedeli discepoli, il segreto di Shakespeare, forse di origini siciliane e quindi “Scuparutta”, forse inglese come vorrebbe la Regina. Quel che è certo è che molte cose coincidono con la teoria che vede il giovane William...siciliano.

Troppi i misteri, controverse le ragioni, arzigogolate le teorie che vengono messe in scena dalla compagnia intenta a dimostrare che colui che divenne William Shakespeare partì proprio dalla città del faro, Messina, per poi confondersi tra i fasti della romantica Inghilterra.

Storie narrate con le antiche tecniche del cantastorie e dei cuntastorie, antiche sonorità della tradizione popolare, per una versione tragi‐comica e allo stesso tempo fedele alle fonti inquisite, a dimostrazione, infine, che il geniale poeta Shakespeare che fu Crollalanza (cognome della madre che tradotto diventa Shakespeare) sarebbe comunque diventato un mito della poesia dei sentimenti, un baluardo delle emozioni, uno zelante custode della magia della parola, ora tagliente come una lama ora dolce come una piuma.

Ad accompagnare questo straordinario viaggio teatrale, oltre a Salvo Piparo nei panni di Yago, i musicisti/attori con Costanza Licata nei panni della madre di Shakespeare, Guglielmina Crollalanza e di Giulietta oltre alla voce, Alessandra Salerno voce e autoharp nei panni di Ofelia, il cantastorie Totò Fundarò nei panni del Cantalanotti, l'attrice Francesca Picciurro nei panni di Desdemona, e le percussioni di Francesco Cusumano, nei panni di Otello e di Romeo.

Firma la regia Antonio Raffaele Addamo con una interpretazione assolutamente originale e piena di sorprese. La realizzazione dei costumi è affidata a Francesca Pipi.

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