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Fiamme altissime nel cuore della sughereta di Angimbè a Calatafimi Segesta

CALATAFIMI SEGESTA. Solo un mese fa ci avevano provato da un altro versante. Anche in quel caso il vento era quello giusto, ma l’intervento provvidenziale di uomini e mezzi aerei aveva evitato che il fuoco entrasse all’interno del bosco di Angimbè, in territorio di Calatafimi Segesta, una delle meglio conservate sugherete del sud Italia (l’ultimo incendio registrato è dell’estate dell’87).

Ieri il fuoco è partito dalla zona detta «acquarancita» in contrada Arcauso, attorno a mezzogiorno. Chi ha agito sapeva cosa sarebbe successo. Il forte vento ha fatto il resto e così le altissime fiamme hanno colpito al cuore il bosco, bruciando anche alberi d’ulivo e pini coltivati nei terreni limitrofi. In pochi minuti il fuoco ha attraversato da parte a parte il bosco bruciando alberi di sughero secolari, roverelle, leccio, ma anche una specie di orchidea che cresce in questa riserva e poi la fauna di cui è ricchissimo Angimbè.

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