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Terremoto giudiziario a Trapani, i giudici: tutto nasce dalla denuncia di un funzionario coraggioso

Il procuratore aggiunto di Palermo, Dino Petralia

PALERMO. "Abbiamo scoperto un connubio sistemico finalizzato alla corruzione tra imprenditoria e politica". Così il procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia ha commentato l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'armatore Ettore Morace, il candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio e un funzionario regionale.

"L'inchiesta - ha sottolineato - parte da un atto coraggioso di un funzionario regionale, subentrato a quello che aveva curato l'emissione dei bandi che avevano favorito Morace, che si è aperto a una totale collaborazione con gli inquirenti". In 10 mesi l'inchiesta si è conclusa. Alcuni tronconi saranno inviati ad altre procure.

L'inchiesta riguarda i territori di Palermo, Trapani, Napoli, Livorno e Messina. Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi ha sottolineato la rapidità con cui anche l'ufficio dei gip si è mosso e la novità di due comandi provinciali dell'Arma, Palermo e Trapani, che hanno lavorato insieme.

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