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Da Tokyo a Custonaci giapponese sceglie i suoi marmi nelle cave siciliane

TRAPANI. Un artista giapponese di fama mondiale utilizzerà il marmo di Custonaci per realizzare alcune sue opere.

L’Arte del marmo e la bellezza, un connubio che Hidetoshi Nagasawa porterà in giro per il mondo. Lo scultore, in visita nei giorni scorsi in Sicilia per la preparazione di una mostra che si terrà a Bagheria, ha voluto visitare Custonaci e incontrare un imprenditore e cultore del marmo, Alberto Santoro. Il colpo di fulmine tra la «Santoro Marmi» e l’artista del Sol Levante è stato immediato tanto da indurre entrambi a iniziare una collaborazione concreta sin da subito.

Nagasawa ha girato per le vie del paese ed è rimasto affascinato delle varietà del pregiato marmo come il «Perlato di Sicilia».

Peraltro era nel cuore del «mondo del marmo». A Custonaci, infatti, si contano circa duecento cave, in una superficie di tre chilometri quadrati: una densità altissima. Conosciuto in tutto il mondo, il marmo di Custonaci è esportato in vari Paesi e in particolare è molto richiesto nella penisola arabica.

Al momento, tornando alla visita di Nagasawa, sono previste tre opere d’arte che utilizzino i marmi prelevati nelle cave di Santoro. Peraltro, l’artista giapponese è in Sicilia anche per un altro importantissimo appuntamente. Il 17 maggio a Bagheria, alla Galleria Adalberto Catanzaro, sarà aperta al pubblico la sua mostra personale «Galleggiamento» proprio dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa.

La scelta dell’artista di realizzare in Sicilia proprio queste opere è espressamente legata alla volontà di produrle utilizzando alcune qualità pregiate di pietra marmorea.

Foto Peppino Sciortino

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