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Netturbini senza stipendi, sciopero a Castelvetrano

CASTELVETRANO. Incrociano le braccia i 54 dipendenti dell’ex «Belice Ambiente» e, così, Castelvetrano e frazioni restano pieni di rifiuti. Il sindaco Felice Errante, quindi, alza gli scudi. Una protesta che è partita dalla promessa secondo la quale i dipendenti, prima delle festività pasquali, avrebbero avuto un acconto di 500 euro sulla mensilità arretrata. Una promessa che, però, non è stata mantenuta.

A fronte di una fattura di 400 mila euro che avrebbe dovuto essere saldata dal Comune alla «Dusty srl» di Catania, ne sono arrivati 90 mila. E questo, secondo quanto raccontano i lavoratori che hanno occupato pacificamente gli uffici, sembra essere il vero motivo del mancato impegno.

Davide Gulino, direttore della «Dusty» per Castelvetrano spiega: «Dal 5 gennaio scorso abbiamo cominciato il servizio a Castelvetrano - sono le sue parole -. Abbiamo assorbito i 54 dipendenti dell’ex “Belice Ambiente” ed alle difficoltà iniziali aggiungiamo che non ci sono arrivate le buste paghe che ci doveva fare recapitare la Srr. All’inizio abbiamo dato già 1200 euro a ciascuno lavoratore, in attesa di verificare gli importi dovuti per i mesi di gennaio e di febbraio, in relazione alle buste paghe. I cinquecento euro promessi ai lavoratori sono stati versati nelle varie Banche e per motivi di “lavorazione” degli Istituti bancari non si è fatto in tempo entro Pasqua, per cui i lavoratori, in pratica, sono rimasti senza quei soldi».

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