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Erice, il ricordo della strage di Pizzolungo

ERICE. Anche il cielo sembrava che piangesse. Lacrime di pioggia che nel giorno della commemorazione, però, si sono trasformate in lacrime di speranza, di cambiamento di rinnovamento. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, ieri mattina, la piccola frazione balneare di Pizzolungo, nel territorio di Erice, si è fermata per ricordare le vittime della strage del 2 aprile 1985.

Trentadue anni fa Barbara Rizzo di 30 anni e suoi gemellini Giuseppe e Salvatore Asta di 6 anni, vennero dilaniati dall'esplosione di un'auto-bomba. Il tritolo era stato preparato per il giudice Carlo Palermo sopravvissuto, miracolosamente, all'attentato.

La mamma e i suoi due figlioletti, invece, non ebbero scampo. Il corpo squarciato della donna venne catapultato fuori dall'auto, una Wolkswagen Scirocco che fece da scudo al mezzo sul quale viaggiava il magistrato, mentre i corpi a brandelli dei bambini finirono dispersi molto più lontano.

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