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Marsala, «non c’è prova»: assolto dall’accusa di furto

MARSALA. Le riprese filmate degli impianti di videosorveglianza delle banche non sono state sufficienti per dare un nome e un volto all’autore di alcuni furti con destrezza ai danni di persone che avevano appena prelevato denaro contante al bancomat.

Per questo motivo, il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte ha assolto (“per non aver commesso il fatto”) il 52enne pregiudicato marsalese Francesco Zizzo dall’accusa di furto aggravato.

Per alcuni casi analoghi, nel dicembre 2015, il pregiudicato era stato condannato a due anni di reclusione dal giudice monocratico Matteo Giacalone. Anche se pochi giorni dopo fu rimesso in libertà (ma con obbligo di firma, tre volte alla settimana, alla pg) su istanza dell’avvocato difensore Antonino Rallo. Anche stavolta, a difendere Zizzo è stato lo stesso legale, che nella sua arringa, sottolineando che dalle riprese filmate non si riconosce Francesco Zizzo (“Poteva essere chiunque” dice il difensore), ha affermato che nel caso specifico “non era stata raggiunta la prova dell’oltre ogni ragionevole dubbio”.

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