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Trapani, delusione dopo la sconfitta col Cittadella

Alessandro Calori

TRAPANI. Se non proprio in Paradiso, il Trapani, fino all’8’ del secondo tempo della partita di Cittadella si sentiva in uno dei nove cieli in cui Dante Alighieri, nella terza cantica della Divina Commedia, divide il Paradiso.

Il gol di Igor Coronando, che fino a quel momento valeva la vittoria, lo faceva salire, infatti, a 28 punti e gli faceva agganciare il Vicenza e la Pro Vercelli. La situazione cominciava a peggiorare con il pareggio del Cittadella e a fare come le montagne russe con il successivo vantaggio dei padroni di casa (in gol l’ex Antimo Iunco, che a Trapani non segnava neanche a pregarlo – due gol in una stagione e mezza), poi con il nuovo pari per il rigore trasformato da Nicola Citro al 90’ ed infine con la sconfitta maturata al 94’.

Risultato: il Trapani resta a 25 punti, penultimo, e perde un punto rispetto a Vicenza e Pro Vercelli che nel frattempo avevano pareggiato.

«Gli errori non ci hanno permesso di portare a casa il risultato», ammette, onestamente, il tecnico granata Alessandro Calori riferendosi, in particolare ai primi 20’ del secondo tempo, anche se la difesa non è sembrata esente da responsabilità in occasione del calcio d’angolo che ha sancito il gol della vittoria del Cittadella.

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