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Maria di Trapani dalla D'Urso. Legale del conduttore tv: è un montaggio

Un frame dell'intervento a Pomeriggio 5

MARSALA. Il caso di "Maria di Trapani" è approdato in tv a Pomeriggio 5 di Barbara D'Urso. La donna, qualche anno fa, era diventata un fenomeno social grazie a video virali ma pare che il conduttore della trasmissione nella quale lavorava la maltrattasse e non la pagasse. Adesso la vicenda è finita in tribunale e la donna, che in realtà si chiama Maria Caruso, è intervenuta a Pomeriggio 5, su Canale 5 (clicca qui per vedere uno stralcio, qui un altro video e qui la puntata intera).

Maria ha denunciato Alberto Lipari e la sua assistente Rosalba Platano di averla segregata e maltrattata dopo averla portata alla ribalta con il programma “Stranuamuri siciliano”. Ora c'è stato il rinvio a giudizio per i due.

A Barbara D'Urso, Maria ha raccontata di essere stata trattata malissimo, non pagata per le serate che faceva nei locali. Ma non solo: "mi davano da mangiare riso con i vermi". E ancora, secondo il racconto della 41enne, il conduttore Alberto Lipari e Rosalba Platano l’avrebbero anche fatta vivere in condizioni igieniche precarie tra cui farle fare i bisogni in una pentola mentre veniva chiusa in una stanza. Veniva malnutrita e costretta anche a fare le pulizie in una casa della Platano, sempre secondo il racconto di Maria.

Nei giorni scorsi il legale di Alberto Lipari e Rosalba Platano, Elio De Felice, ha invece replicato sulla vicenda: «Riteniamo che sia un montaggio della famiglia della Caruso che evidentemente vuole avere un ritorno economico. Siamo convinti che non ci sarà nessuna responsabilità per i due imputati», ha detto.

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