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Migrante in bici travolto da auto a Marsala, il sindaco accusa i centri d'accoglienza

MARSALA. Un giovane africano di 25 anni è morto, ieri sera, alla periferia di Marsala, dopo essere stato investito mentre sulla statale 115 per Trapani viaggiava in bicicletta. L'incidente è avvenuto all'altezza di contrada Dammusello, a circa quattro chilometri dal centro di Marsala.

A chiamare il 118 sono stati alcuni passanti che hanno visto il giovane riverso sull'asfalto. Nessuna traccia del mezzo che l'ha investito. Sul fatto indagano le forze dell'ordine.

Oggi, intanto, il Comune di Marsala ha diffuso una nota con la quale il sindaco Alberto Di Girolamo, oltre ad esprimere «dolore» per la morte del giovane africano, afferma che «per ben due volte» il Comune aveva «notificato dei provvedimenti alle cooperative che ne curano l'assistenza in cui le invitavamo a vigilare sulla efficienza dei mezzi, ed in particolare delle biciclette, che vengono utilizzate dagli extracomunitari».

L'ultimo provvedimento di «diffida» era stato inviato proprio ieri. In pratica, da più parti, e il Comune se ne era fatto interprete, era stato sollevato il problema che molti extracomunitari percorrono, di notte, le strade della periferia marsalese con biciclette generalmente senza luci o catarifrangenti e per questo molti automobilisti ne scorgono la presenza solo all'ultimo momento, frenando o sterzando bruscamente per evitare di investirli.

I centri che li ospitano sono stati, perciò, più volte invitati a dotarli di biciclette in regola con quanto prevede il codice della strada o di giubbotti con parti fosforescenti.

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