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San Biagio, Salemi punta sui "cavadduzzi" per attrarre turisti

TRAPANI. Salemi conferma il suo ruolo di capitale nella lavorazione dei pani votivi e scopre legami con altre città italiane, ma anche estere, che condividono il culto di San Biagio.

Venerdì, nel giorno dedicato in calendario al santo armeno di Sebaste vissuto nel III secolo, si è data vita ai tradizionali festeggiamenti per le vie del paese belicino, tra momenti religiosi e rievocazioni storiche, avviando una serie di eventi ed esposizioni che si concluderanno solo il prossimo fine settimana.

Tra sabato 11 e domenica 12, infatti, si svolgeranno ancora laboratori riguardo la preparazione dei piccoli pani che da quasi seicento anni vengono plasmati dalle donne salemitane in onore del santo che liberò, secondo leggenda, la città da un'invasione di cavallette; mentre nelle stesse giornate ci saranno le ultime occasioni per visitare al Castello Normanno-Svevo la mostra “San Biagio in Italia. I luoghi, il culto, le feste”, curata dall’Etnolaboratorio per il Patrimonio culturale immateriale di Roma (EoLo) e patrocinata dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che comunque rimarrà aperta per tutti i giorni di questa settimana.

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