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Sequestro di beni a Castelvetrano, il sindaco: "Mai preso voti dalla mafia"

Felice Errante

CASTELVETRANO. «Nel corso della campagna elettorale del 2012 credo di aver parlato con oltre 20 mila persone, ma non si possono adombrare aderenze con consorterie mafiose quando la mia posizione contro la mafia è sempre stata chiara e di pubblica e sostanziale condanna.

Così come è certo che mai sono sceso a compromessi elettorali con chicchessia e che non ho chiesto consenso subordinandolo a impegni di nessun genere». Lo dice in una nota, il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, all'indomani del sequestro, da parte della Direzione investigativa antimafia, di beni per oltre 5 milioni di euro agli imprenditori Marco Giovanni ed Enrico Maria, padre e figlio.

«È naturale - aggiunge Errante - che io conosca Enrico Adamo, collega assessore comunale prima e consigliere comunale dopo, così come è naturale che abbia potuto parlare con lui al telefono di politica. Non si comprende, altresì, l'accostamento di Enrico Adamo alla lista di Alleanza Etica nella quale si assume apoditticamente che Enrico Adamo sarebbe stato candidato. Alleanza Etica, fondata da persone per bene come Giuseppe Rizzo e Salvatore Vaccarino, sarà in lizza per le prossime elezioni amministrative, per buona pace anche di qualche bene informato cronista».

«Conosco e stimo il senatore Giuseppe Marinello, che è persona per bene e al di sopra di ogni sospetto - prosegue Errante - e al quale non ho mai chiesto alcunchè nè per me, nè tantomeno per altri. Mi spiace che qualcuno abbia ritenuto di dovere tirare in ballo anche lui, reo di essere politicamente vicino al sindaco di Castelvetrano».

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