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Revocata la confisca dei beni per la sorella di Messina Denaro

CASTELVETRANO. La Corte d'appello di Palermo ha  revocato, su istanza della difesa, il provvedimento di confisca  dei beni (tre terreni agricoli per un valore di 70 mila euro)  disposto nel settembre 2015 dal tribunale di Trapani per Anna  Patrizia Messina Denaro, sorella del boss mafioso latitante  Matteo.

I beni sottoposti a confisca rappresentavano  l'equivalente che, secondo l'accusa, era sarebbe stato estorto  a Girolama La Cascia attraverso tre assegni per 70 mila euro.  Dall'accusa di estorsione, però, la sorella del boss è stata  assolta.  Revocando la misura di prevenzione patrimoniale, la Corte  d'appello di Palermo ha confermato quella di prevenzione  personale: i quattro di sorveglianza speciale, con obbligo di  soggiorno.

Lo scorso 10 ottobre, a conclusione del processo di  secondo grado scaturito dall'operazione «Eden» del 13 dicembre 2013, la Corte d'appello di Palermo (presidente Raimondo Lo  Forti) condannò Anna Patrizia Messina Denaro a 14 anni e 6 mesi  di carcere per associazione mafiosa, nonchè per la tentata  estorsione a un'altra donna, Rosetta Campagna.

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