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Abuso d’ufficio, assolta l’ex direttrice Lea Pavarini

TRAPANI. Era accusata di abuso d’ufficio e tentata violenza privata per avere imposto l’inserimento del figlio nell’orchestra del Conservatorio di Trapani e per avere fatto pressioni su alcuni docenti precari in ordine all’elezione del nuovo direttore dell’istituto invitandoli "a votare e a fare propaganda elettorale per il proprio candidato" . Imputazioni che, ad avviso del pubblico ministero Antonio D’Antona sarebbero state provate tant’è che, al termine della sua requisitoria, il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la condanna dell’ex direttrice del Conservatorio “Antonio Scontrino”, Lea Pavarini, a un anno e tre mesi di reclusione.

Il tribunale collegiale di Trapani, presieduto da Angelo Pellino, invece, ha assolto l’imputata, accogliendo le tesi del suo difensore, avvocato Gioacchino Sbacchi, del Foro di Palermo, che aveva concluso la sua arringa invocando l’assoluzione dell’ex direttrice del Conservatorio.

Il processo è scaturito da un esposto della Cgil che aveva fatto proprie alcune proteste di studenti e insegnanti e ribadiva la gestione personalistica dell’istituzione musicale da parte della Pavarini. Le pressioni fatte nei riguardi di alcuni docenti precari avrebbero avuto lo scopo di fare eleggere nuovo direttore il professore Angelo Guaragna, (poi effettivamente eletto con 42 voti su 73 votanti), una soluzione che avrebbe consentito a Lea Pavarini, secondo quanto è stato denunciato, di “continuare a dettare legge dentro il Conservatorio” giacché il docente viveva e lavorava a Cagliari.

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