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Non c’è ancora alcun accordo, bufera sul Teatro Marrone

TRAPANI. Nessun accordo per l’affidamento del Teatro Marrone al Luglio Musicale e, soprattutto, nessuna convenzione decennale senza alcun onere od onore in favore della Regione. Così Giovanni Bologna, direttore generale della Regione, ha risposto all’associazione Codici sull’accordo per l’affidamento del Teatro Tito Marrone al Luglio Musicale annunciata, il mese scorso, dal deputato regionale Nino Oddo al termine di un incontro con il dirigente Bologna ed al quale aveva partecipato anche Giovanni De Santis, consigliere delegato del Luglio Musicale.

L’associazione Codici, con Manfredi Zammataro e Vincenzo Maltese, rispettivamente segretario regionale e provinciale di Codici, quindi, si sono rivolti allo stesso direttore generale Bologna, allo scopo di chiarirne i contorni amministrativi. E Bologna ha risposto spiegando che «non è stato raggiunto alcun accordo il 6 dicembre scorso teso all’affidamento al Luglio Musicale Trapanese da parte della Regione del Teatro Marrone» ed ancora che «non verrà stipulata nessuna convenzione decennale senza alcun canone od onore in favore della stessa amministrazione regionale e senza costi per lo stesso Luglio Musicale».

Bologna, inoltre, ha confermato come il Teatro si trovi attualmente ancora nella disponibilità dell’ex Provincia, e che sarà intendimento della Regione, non appena in possesso del Teatro, di soddisfare la domanda di cultura dell'intero territorio attraverso il prioritario intervento delle amministrazioni locali interessate, quindi su tutte il Comune di Erice dove ricade il Teatro e, poi, quelle vicine. Anche se, lo stesso Bologna, in conclusione, precisa di essere a conoscenza della nota del sindaco Vito Damiano nella quale il primo cittadino trapanese riferisce «di non essere interessato a qualsivoglia affidamento fintanto che non verranno sanati i difetti strutturali evidenziati».

«Non solo è stato confermato, come è giusto che sia, che per quanto concerne la gestione debba esser data priorità alle richieste delle amministrazioni locali, cosa che Erice ha fatto dichiarandosi disponibile ad un affidamento – spiegano i due avvocati Zammataro e Maltese -, ma che l'onorevole Nino Oddo ha tentato, maldestramente, di impedire, per noti motivi politici e propagandistici, e Damiano dovrebbe spiegare ai trapanesi come si possa dire da un lato di non essere interessato come sindaco ad una cogestione del Teatro, mentre sarebbe disponibile a farlo come presidente del Luglio, ma in via esclusiva. Come se i costi e gli oneri non ricadessero ugualmente sui contribuenti trapanesi, essendo il Luglio una partecipata dal Comune».

«Il Teatro Marrone è chiuso da anni – replica il deputato regionale Nino Oddo -. I Comuni di Erice e di Trapani avevano avviato, in passato, contatti con la Regione senza approdare ad alcuna soluzione. Ho ritenuto mio dovere, invitato in tal senso da tanti cittadini e operatori dello spettacolo, interessarmi della vicenda. Ho favorito l’incontro fra il Luglio musicale e l’assessorato. Il risultato è stato di una ipotesi concreta di accordo. Però, adesso, il Comune di Erice si dice pronto a prendere in gestione il Teatro. A me interessa che il Marrone riapra al più presto. Chi lo gestisce ci interessa poco. Mettiamoci attorno ad un tavolo e risolviamo il problema. E finiamola con le polemiche sterili».

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