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Trapani, associazione antiracket: beni confiscati assegnati a indagati

TRAPANI. L'associazione antiracket e antiusura di Trapani interviene, con una nota, sui criteri di assegnazione, da parte dei sindaci di Trapani e Valderice, di beni confiscati alla mafia.

In particolare, le perplessità riguardano l'assegnazione di beni a una cooperativa i cui vertici sarebbero indagati dalla Procura di Trapani, nell'ambito di un'inchiesta che coinvolge la macchina dell'accoglienza degli immigrati.

L'associazione auspica «un maggiore controllo - si legge nella nota - da parte di tutti gli organi competenti, in materia di assegnazione e gestione di beni sequestrati e confiscati, al fine non solo di un rigoroso controllo di legalità ma anche per non perpetuare condizioni di sfiducia da parte delle forze sane della società civile».

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