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La tragica morte del piccolo Cristian, il giorno dell'addio a Trapani

TRAPANI.  La palla la voleva raccogliere Marika, ma Cristian si è opposto: «No, per andare lì bisogna essere scalzi. Vado io». Così il bambino otto anni li avrebbe compiuti il prossimo otto agosto - ha raggiunto il terrazzino, recuperando la sfera e lanciandola ai cuginetti Marika e Marco, con cui stava giocando. Un salto e il lucernario in plexiglass ha ceduto, facendolo sprofondare nel vuoto. Un volo di circa nove metri che non gli ha dato scampo.

Poco dopo Cristian La Sala è deceduto al pronto soccorso del Sant' Antonio Abate dove è stato trasportato, con un' ambulanza del 118, in gravissime condizioni. Fermando la cuginetta, Cristian - senza saperlo - le ha salvato la vita: «Vado io a prendere la palla, tu e Marco restate qui».

Frattanto, questa mattina alle 10, alla Cattedrale San Lorenzo, nella zona del centro storico, si svolgono i funerali del piccolo che era tifosissimo della Juventus ed aveva un fratellino di un anno. Anche, ieri mattina, scene strazianti all' obitorio dell' ospedale, dove è stata trasferita la salma vegliata dal la mamma, Antonella Di Via e dal papà Diego La Sala. I volti tirati, gli occhi lucidi e una domanda che non potrà mai trovare risposta: perché è accaduto questo?

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