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Castellammare, dopo il rogo si contano i danni

CASTELLAMMARE. A Castellammare del Golfo si fa la conta dei danni dopo l'incendio che ha distrutto la macchia mediterranea sul monte Inici. Soltanto ieri, con il sorvolo dei Canadair che hanno sganciato acqua sui focolai rimasti, l' incendio è stato circoscritto e le venti famiglie che sono state fatte evacuare sono potute rientrare all'interno delle loro abitazioni. Le fiamme sono anche arrivate proprio a ridosso del paese di Castellammare del Golfo, in località Bocca della Carrubba.

L' incendio divampato giovedì mattina è stato alimentato dalle forti folate di scirocco che hanno impedito ai Canadair, almeno sino al primo pomeriggio di due giorni fa, di alzarsi in volo. A spegnere le fiamme sono stati i mezzi del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile.

«Occorre che venga dichiarato lo stato di emergenza in modo da organizzare presidi a tutela del territorio - ha detto il sindaco di Castellammare, Nicolò Coppola - danni incalcolabili dal punto di vista paesaggistico, morale e culturale. I roghi in più parti del nostro territorio ci hanno lasciato un paesaggio tristissimo. Abbiamo fatto il possibile, con i mezzi che abbiamo a disposizione, attuando il piano di protezione civile che avevamo predisposto».

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