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Alcamo, l'avvocato Benenati tra i candidati a sindaco

ALCAMO. Ed è arrivato, nel tardo pomeriggio di giovedì, anche il momento della presentazione della candidatura di Giuseppe Benenati a sindaco di Alcamo. "Il mio programma è breve, fatto di cose serie - ha detto Benenati - e si divide in due parti. Da una parte le cose da fare subito: migliorare la viabilità (lungo le strade sono presenti buche ovunque) e l' illuminazione pubblica, che sono assolutamente carenti, quindi la rete idrica, i servizi ad Alcamo Marina (pulizia della spiaggia che dovrebbe iniziare già ad aprile e non tra giugno e luglio)". Non è stato un convegno vero e proprio, ma una conferenza stampa, al Caffè Nannini nella villetta di piazza Bagolino, a cui hanno comunque partecipato anche suoi sostenitori. Accanto a lui, seduti ad un tavolo, Gino Paglino, Giacomo Sucameli, Gaetano Gallo (confermato dallo stesso Benenati quale eventuale vicesindaco) e Vito Galbo.

Ci riprova dopo nove anni, Benenati. Nel 2007 si candidò per una coalizione di centrodestra sfidando Giacomo Scala (centrosinistra), ma fu eletto sindaco quest'ultimo. Avvocato cassazionista, 61 anni, Benenati oggi è appoggiato dal Psi, che ha come segretario comunale Gino Paglino, e dalla lista civica "Democratici per Alcamo", il cui referente è Giacomo Sucameli. "La mia ricandidatura - ha esordito Benenati - nasce dall' amore per la città. Me l'hanno chiesto in molti. Perché non l'avevo fatto nel 2012? Avevo deciso di non ricandidarmi più. Ritengo che, in quel momento, vi era una situazione politica ad Alcamo che non consentiva di uscire al di là di un certo binario. Per quindici anni, Alcamo è stata ingessata dal punto divi sta politico. Adesso, il fatto che ci siano otto candidati a sindaco dimostra che le cose sono cambiate. Quando mi candidai nel 2007- ha raccontato c' era un sindaco uscente, Giacomo Scala, che girava per le scuole e per i reparti del Comune. Questo, invece, a me non era consentito. Le recenti condanne per voto di scambio dimostra no che ad Alcamo c' era un sistema di potere che, spero, adesso sia finito. Cinque anni fa, alle elezioni ho aiutato i candidati Francesca De Luca e Niclo Solina. Ma adesso non voglio fare polemiche. Non una campagna elettorale sui veleni, bensì sui programmi".

Quindi, Benenati ha ripercorso le principali tappe che hanno portato alla sua attuale candidatura: "L' onorevole Ruggirello, che è un mio carissimo e personale amico, mi aveva chiesto di candidarmi alle primarie del Pd. Io, pur sapendo che a tutti sarebbe sembrata una cosa strana, dopo avere riflettuto avevo accettato. Ma, come è noto, non si è potuto portare avanti quest' esperienza e quindi avevo deciso di desistere. Un gruppo di persone all' interno del Pd e amici dell' onorevole Ruggirello (ma Ruggirello non c' entra niente in questa situazione) mi hanno chiesto di continuare, dicendomi di essere disposti ad uscire dal Pd e formare una nuova lista".

E' il caso del consigliere comunale Leonardo Castrogiovanni, che ha preso posto in prima fila all' incontro di giovedì per presentare Benenati. "Penso che nella prima settimana di maggio faremo una convention per presentare tutti i candidati al consiglio comunale e non escludo che formeremo anche una terza lista", ha aggiunto Giuseppe Benenati.

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