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Addio Andrea, il bimbo di 3 anni: aveva battuto la testa mentre giocava

MARSALA. E' morto Andrea Mistretta, il bimbo di tre anni, che il 9 aprile scorso aveva battuto la testa mentre giocava nella sua casa di Marsala. Il bimbo era stato ricoverato nell'ospedale Villa Sofia di Palermo e sottoposto a un intervento chirurgico ma era in stato di morte cerebrale.

Il piccolo, qualche ora dopo l'incidente aveva cominciato ad accusare un malore ed era stato portato dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale Paolo Borsellino di Marsala.

Le sue condizioni si erano aggravate e il bambino, dopo la tac che ha riscontrato l'emorragia cerebrale, era stato trasferito a Palermo.

Fino a ieri le sue condizioni erano legate ad un filo di speranza. Speranze alimentate dalle dichiarazioni rilasciate dal primario della Divisione di Neurorianimazione dell'ospedale Villa Sofia di Palermo che aveva dato notizia di un "leggero" miglioramento delle attività cerebrali del piccolo.

Dichiarazioni che, dopo lo sconforto e la disperazione di domenica scorsa, avevano riacceso le speranze perché Andrea potesse riprendersi e uscire dallo stato di coma.

In questi giorni tutta la città si è stretta intorno alla storia di Andrea, con un'eccezionale solidarietà nei confronti dei suoi genitori, Fabrizio e Manuela. Domenica mattina, per altro, nella Chiesa Maria Ausiliatrice dei Salesiani, don Gino Costanzo aveva invitato i fedeli che assistevano alla Santa Messa a pregare per il piccolo Andrea.

I GENITORI. "Quando nostro figlio ha sbattuto la testa, sabato nel tardo pomeriggio, ha cominciato ad accusare un forte mal di testa, era vigile e diceva di avere sonno. Abbiamo deciso di portarlo dal pediatra, e in macchina ha vomitato. Quando il pediatra lo ha visitato, dopo dieci minuti di attesa intorno alle 19, ha detto che non aveva nulla e ci ha tranquillizzati: solo nell'1% dei casi, ci ha detto, era possibile un'emorragia cerebrale. Abbiamo osservato che il bambino aveva vomitato quattro volte. Ci ha detto: fatelo dormire, ci aggiorniamo''.

Lo hanno detto Fabrizio e Manuela, i genitori del piccolo Andrea Mistretta, morto oggi, in un intervista al sito Tp24.it, ricostruendo le fasi successive all'incidente avvenuto in casa mentre il bimbo giocava.

''E invece - hanno aggiunto - quando siamo arrivati a casa il bambino stava ancora male. Alle 10 si è svegliato di botto e ha avuto le convulsioni e lo abbiamo portato al Pronto Soccorso di Marsala, dove non solo abbiamo perso più di 40 minuti di tempo, ma ci hanno detto che l'elisoccorso non funzionava perché era 'in fermo'. Nostro figlio è stato portato in condizioni già disperate all'ospedale Villa Sofia di Palermo, con l'ambulanza, con un'infermiera che gli teneva sollevata la testa. Dopo la Tac, il bambino è salito in ambulanza, e sono dovuti tornare indietro perché avevano dimenticato i sacchetti per l'urina. E hanno perso altro tempo...". (ANSA)

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