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Marsala, Andrea è in coma ma c'è ancora speranza

MARSALA. Legate ad un filo di speranza le condizioni di Andrea, il bambino marsalese di tre anni, vittima di un incidente mentre giocava in casa. Le speranze sono legate alle dichiarazioni rilasciate dal primario della Divisione di Neurorianimazione dell'ospedale Villa Sofia di Palermo che proprio ieri mattina ha fatto sapere che ci sarebbe un "leggero" miglioramento delle attività cerebrali del piccolo Andrea, che il cuore batte regolarmente e che la pressione arteriosa è regolare. Dichiarazioni che, dopo lo sconforto e la disperazione di domenica scorsa, hanno riacceso le speranze perché Andrea possa riprendersi e uscire dallo stato di coma in cui si trova nell'ospedale palermitano.

E' scontato che l'attenzione della città è concentrata proprio sulle condizioni del piccolo Andrea con una eccezionale solidarietà nei confronti dei suoi genitori, Fabrizio e Manuela, che continuano ad invitare i marsalesi alla preghiera perché il loro piccolo possa ritornare alla sua vita normale. Domenica mattina, per altro, nella Chiesa Maria Ausiliatrice dei Salesiani, don Gino Costanzo ha invitato i fedeli che assistevano alla Santa Messa a pregare per il piccolo Andrea.

Mentre i genitori, i familiari, amici e parenti stanno con il fiato sospeso e con la speranza che il bambino possa riprendersi e ristabilirsi, i carabinieri della Compagnia di Marsala, con la direzione del comandante capitano Carmine Gebiola, hanno avviato già da sabato le indagini per chiarire alcuni "incerti" aspetti della vicenda, specie quello che, dopo l'incidente domestico, ha visto protagonisti il piccolo Andrea e i suoi genitori.

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