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Alcamo, chiusura del centro storico alle auto: scoppia la protesta

ALCAMO. Resiste da ormai dieci giorni, il provvedimento di chiusura permanente del corso stretto ai veicoli a motore. E' l'area pedonale istituita dal Comune, a partire dal 1° aprile con un'ordinanza del commissario straordinario Giovanni Arnone, lungo il tratto del corso VI Aprile che va da Porta Palermo fino a piazza Ciullo. Ma c'è chi insorge, come l'associazione Centro Storico, composta da un centinaio di cittadini tra commercianti e residenti nella zona interessata, evidenziando che, in certe giornate e fasce orarie, nell'area pedonale circola pochissima gente a piedi. Ed è per tale motivo che tale associazione annuncia lo stato di agitazione.

Al contrario, il comitato "Basta Smog" porta avanti un programma di eventi nel tentativo di offrire attrattive e ravvivare quest'area in determinate giornate. Il comitato riferisce di rappresentare "62 tra istituzioni scolastiche, associazioni, ordini professionali degli architetti, dei pediatri e dei cittadini liberi, che vogliono un centro storico fruibile da tutti quale luogo di comunanza, appartenenza, socializzazione, attrazione turistica e risorsa economica per le tante attività commerciali che aspettano uno slancio e il rilancio". Tra i promotori di questo comitato, c'è chi, come il preside dell'istituto "Vito Fazio Allmayer", Vito Emilio Picciché, evidenzia con entusiasmo: "Finalmente il centro storico di Alcamo si apre ai pedoni, con due mesi di eventi". E c'è anche Ignazio Calandrino che, oltre a risiedere nel corso stretto, porta avanti un'attività in questa strada ed è tra i più accaniti nel difendere l'istituzione dell'area pedonale.

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