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"Consigliere vicino a Messina Denaro" poi assolto, il sindaco di Castelvetrano: non lascio

Calogero Giambalvo venne arrestato nel novembre 2014 dai carabinieri perché considerato tra i fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, assolto nel dicembre 2015, tornato in libertà dopo 13 mesi di carcere

CASTELVETRANO. «Un sindaco - spiega - ha il dovere morale di portare avanti fino in fondo il mandato che gli elettori gli hanno conferito». E' questa la motivazione con cui il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, spiega perché non ha intenzione di lasciare il suo incarico, intervenendo sul caso Giambalvo.

Calogero Giambalvo è il consigliere comuneale arrestato nel novembre 2014 dai carabinieri nell'ambito dell'operazione antimafia «Eden II» perché considerato tra i fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, poi assolto nel dicembre 2015 e tornato in libertà dopo 13 mesi di carcere e reintegrato nel suo ruolo di consigliere comunale.

Ora da più parti vengono chieste le dimissioni del sindaco, dopo che Giambalvo era stato invitato a lasciare il Consiglio. Errante ribadisce di non volersi dimettere e rivolgendosi al consigliere Giambalvo aggiunge: «Lo invito a togliere dall'imbarazzo i propri concittadini».

L'invito a dimettersi al consigliere Giambalvo oggi è stato rivolto pure dal sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, poiche «le gravi parole pronunciate da Giambalvo, che ricopre una carica pubblica, nel corso della trasmissione televisiva »Le Iene«, andata in onda nei giorni scorsi su Italia 1, gettano un'ingiusta ombra sulla comunità castelvetranese e dunque anche sui comuni vicini».

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