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Sosta vietata in alcune zone, è protesta a Marsala

MARSALA. «Quel divieto di sosta non è più necessario da parecchio tempo. Perché non viene eliminato? Ci tolgono almeno sei posti auto». È quanto lamentano alcuni abitanti del tratto di via Santa Lucia compreso tra via delle Sirene e il lungomare. A distanza, infatti, di oltre otto mesi da quando l’ex presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli, adesso presidente della Corte d’appello di Palermo, ha lasciato l’abitazione che aveva preso in affitto in via Santa Lucia, il divieto di sosta con «rimozione forzata», a suo tempo istituito per motivi connessi alla sicurezza del magistrato (che a Marsala è stato anche impegnato in importanti processi di mafia), è ancora in vigore.

Come se l’importante magistrato abitasse ancora lì. Dal Comune fanno sapere che la competenza in materia è della prefettura e da quest’ultima non è ancora arrivata alcuna comunicazione. «Ma se lo sanno tutti – dice un avvocato che abita in quella zona e chi già qualche mese fa aveva segnalato il caso a un amministratore comunale – che Natoli non è più presidente del Tribunale di Marsala dal mese di maggio del 2015… Com’è possibile che la burocrazia statale sia così lenta. Non tutti possono disporre di autorimesse per parcheggiare le loro auto e così, tra passi carrai, divieti di sosta di altro genere, etc., per parcheggiare l’auto dobbiamo fare il giro di diversi isolati e chissà dove riusciremo a trovare un posto. Tutto questo non ha senso». Qualcosa, comunque, pare comincia a muoversi.

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