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Trapani, con il Latina l'occasione per il riscatto

TRAPANI. Se è vero che esiste una "legge del Provinciale" il Trapani dovrà cercare di imporla e farla rispettare anche al Latina. Dovrà farlo perché la gara persa a Terni ha lasciato un po' tutti con l'amaro in bocca. Non tanto per quanto visto in campo sotto il profilo tecnico-tattico o delle individualità, quanto piuttosto per quell'innegabile calo di concentrazione che è rimasto indigesto ai più. E ciò al di là del risultato (1-0) che peraltro è sembrato anche severo. «Sono d'accordo con chi dice che c'è stato, sotto il profilo della mentalità, un leggero passo indietro - ha osservato ieri Cosmi in conferenza stampa -. Al di là del risultato ingiusto di Terni che ha stupito sia noi che i nostri avversari, la prestazione non è stata in linea con le attese e con le ultime partite in trasferta. La squadra sotto l'aspetto nervoso non era la stessa. Per me è stata come una ferita d'arma da fuoco che non ha leso organi vitali. È venuta fuori malamente e ha creato amarezza. Peraltro come comune denominatore con le precedenti gare giocate fuori casa abbiamo avuto la difficoltà ad andare in gol. Dopo partite di questo tipo bisogna rialzare la testa e cancellare ciò che è accaduto».

Il Trapani dovrà dunque cercare di far valere il fattore campo. Nelle ultime cinque gare interne solo la Pro Vercelli (1-1 lo scorso 19 dicembre) è uscita indenne dal Provinciale. Poi quattro vittorie per i granata, con 13 punti conquistati sui 15 a disposizione. «Per organico il Latina è una squadra di tutto rispetto - ha commentato il tecnico umbro -. In rosa ha giocatori giovani ma di prospettiva e altri molto esperti ma tutti di qualità. Mi aspetto un avversario in linea con quella che è stata l'ultima partita, quella col Novara. Ciò che è stato il girone d'andata non deve essere più considerato. Il mio riferimento è dunque unicamente quell'ultima gara che ho guardato con grande attenzione. Per quanto ci riguarda in classifica siamo in una sorta di limbo, come sospesi. Oggi, guardandola, facciamo fatica a capire esattamente a quali precisi obiettivi dobbiamo guardare. Questo fattore non dà serenità a nessuno. Ancora non sappiamo esattamente che tipo di campionato fare».

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