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Controlli in Libia, schierati 4 aerei Amx a Trapani Birgi

TRAPANI.  Quattro aerei Amx dell'Aeronautica Militare sono atterrati oggi alla base di Trapani Birgi. Con l'obiettivo rivolto alla Libia, proprio alla vigilia di domenica, quando scadrà il termine per il premier designato Fayez al-Sarraj di annunciare il nuovo governo di unità nazionale.

Dopo i 'rumours' di continui sorvoli di aerei francesi, americani ed inglesi sulla Libia, anche l'Italia è pronta così a monitorare da vicino un Paese da sempre 'vigilato speciale' per motivi geografici e di interessi economici ed energetici. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha tenuto tuttavia a precisare che in questa fase "sarebbe un grave errore" un intervento militare della coalizione in Libia.

Nell'asettico linguaggio militare, lo Stato Maggiore della Difesa ha fatto sapere in serata che "nell'ambito delle predisposizioni tese ad assicurare la sicurezza degli interessi nazionali nell'area del Mediterraneo Centrale, è stata incrementata la capacità di sorveglianza e acquisizione informazioni ridislocando, temporaneamente, 4 velivoli Amx del 51/o Stormo di Istrana presso la base di Trapani Birgi".

La decisione, viene spiegato, "è maturata a seguito dei recenti sviluppi nell'area dei paesi del Nord Africa e del conseguente deterioramento delle condizioni di sicurezza". La preoccupazione per il caos in Libia è stata condivisa nella riunione presieduta martedì scorso a Palazzo Chigi dal premier Matteo Renzi con i ministri di Esteri, Difesa ed Interno, i vertici militari e dei servizi.

I report sono allarmanti, con i tentativi di penetrazione dell'Isis, i recenti attacchi delle milizie 'nere' ai pozzi petroliferi nell'Est del Paese e le minacce all'Italia che ieri sono arrivate via video anche da parte di al Qaida. Senza contare i quattro tecnici italiani che dallo scorso luglio sono nelle mani dei rapitori. Uno scenario che non induce all'ottimismo sul tentativo - quanto mai contrastato - di far nascere un Governo di unità nazionale. Ma la strategia italiana punta alla formazione di un esecutivo nel Paese nordafricano, in modo che un eventuale intervento ci sarebbe dietro richiesta libica e mandato delle Nazioni Unite.

"Americani ed europei - ha sottolineato Gentiloni - scommettono tutto sulla stabilizzazione del Paese. Non vedo alternativa" alla formazione di un governo di unità nazionale che contribuisca alla stabilizzazione del Paese. "Ogni altra prospettiva - ha avvertito - sarebbe molto pericolosa per la Libia e per la comunità internazionale. Se tra qualche mese bisognerà prendere atto con amarezza che i libici hanno rinunciato a questa prospettiva - ha aggiunto - allora certamente dovrà nascere una coalizione internazionale anti-Isis come in Iraq o in Siria. Ma, insisto, non è all'ordine del giorno, né oggi né domani".

Sulla stessa posizione l'Alto Rappresentante della politica estera Ue, Federica Mogherini, secondo cui "qualsiasi altro tipo di azione sarebbe controproducente in questo momento". Comunque, è bene essere pronti ad ogni evenienza ed avere un quadro chiaro della situazione sul terreno, tanto più quando continuano ad affiorare notizie di scorribande aeree da parte di Paesi alleati sull'area.

Da qui l'invio degli Amx a Trapani. Dalla stessa base nel 2011 gli aerei italiani partirono per bombardare le forze di Gheddafi. Ma questa volta, precisano fonti militari, gli Amx non sono in assetto di bombardamento (hanno solo le armi per la 'self defense'), bensì da ricognizione. E si aggiungeranno al Predator, l'aereo senza pilota, inserito nell'operazione 'Mare Sicuro' che vigila sul Mediterraneo centrale. Ma i Ghibli (come sono noti gli Amx) sono molto più veloci ed in grado di fornire una fotografia accurata di quanto accade sul terreno e sul mare.

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