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Bollette pazze nel Trapanese, presentato un esposto denuncia

TRAPANI. Un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani, alla Procura Corte dei Conti, all’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato e all’Associazione nazionale anti corruzione di Raffaele Cantone nonché, per conoscenza, alla Commissione regionale Antimafia. È l’ultima, in ordine di tempo, pesante determinazione assunta dall'Associazione «Codici - Centro per i Diritti del Cittadino» a tutela di quegli utenti che hanno ricevuto fatture Eas, per presunti consumi relativi agli anni 2010 e 2011, contenenti cifre sproporzionate o che non corrisponderebbero al servizio realmente erogato.

Dopo un incontro pubblico che ha avuto luogo nella sede di ”Codici” di via Giulio Cesare a Casa Santa-Erice, che ha visto la partecipazione di utenti provenienti da tutta la provincia di Trapani, il segretario dell’Associazione, avvocato Vincenzo Maltese, sottolinea che “con l’invio di una serie diffide di pagamento per gli utenti morosi, minacciando azioni di recupero coattivo dei crediti, l’EAS dimostra di non voler tenere conto delle anomalie segnalate dai cittadini”. E da qui la decisione di presentare l’esposto-denuncia in aggiunta, prosegue il legale, ”all’azione in sede civile che stiamo avviando”. Tra i destinatari del documento non c’è solo la Magistratura ordinaria ma anche vi sono anche altri Enti ed Organi perché, spiega Maltese, l’obiettivo è anche ”chiedere controlli sull’EAS, come previsto per le società partecipate della Pubblica Amministrazione”.

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