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Il patron del Trapani tra ricordi e speranze

TRAPANI. Il momento più brutto, calcisticamente parlando, del 2015 il comandante Vittorio Morace, presidente del Trapani calcio, l'ha vissuto la sera del sette marzo, quando ha preso la decisione di esonerare Roberto Boscaglia, il tecnico con cui aveva condiviso la storica impresa di portare la società granata in serie B. «Una scelta dolorosa, ma necessaria» ebbe a dire, sottolineando la «massima stima» nei confronti di Boscaglia e non dimenticando gli «importanti traguardi e il più importante di tutti, la serie B».

Ma si era reso conto che non c'erano alternative, dopo 10 partite consecutive senza vittorie. Ed è stato un buon profeta quando ha aggiunto di «augurarsi che quella potesse essere una scelta utile sia al Trapani sia a mister Boscaglia». Il Trapani, infatti, con Serse Cosmi alla guida, ha raggiunto quella salvezza che con Boscaglia sembrava in forse, mentre l'ex tecnico granata non avrebbe avuto, poi, difficoltà a trovare squadra, accasandosi a Brescia dove sta facendo bene.

Oggi l'armatore dell'Ustica Lines, al "timone" del Trapani dall'estate del 2005, si gode, nel "Buen retiro" spagnolo in cui si trova, una fine di girone di andata del terzo consecutivo campionato di serie B, che vede il Trapani in decima posizione.

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