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Mazara, giovani in rete per rilanciare le periferie

MAZARA DEL VALLO. Da cava di tufo ad un "Centro per una visione", quello per una periferia a misura d'uomo. Si chiama "Periferica" il progetto di rigenerazione urbana che dal 2013 ha avviato l'omonima associazione nella periferia di Mazara del Vallo un processo di indagine, progettazione e costruzione partecipata mettendo a sistema università, associazioni ed imprese, e ponendo il cittadino nella condizione di poter intervenire positivamente sul proprio territorio. Dopo due anni di esperienza, e grazie ad un finanziamento ottenuto a seguito della vittoria del concorso "Boom - Polmoni Urbani" (120 mila euro) , Periferica, costituita da giovani universitari e laureati mazaresi e non, avvierà un processo per realizzare il primo centro culturale open source (formati aperti) , rigenerando un'area dismessa di 3000 mq grazie ai nuovi modelli di partecipazione in rete.

Un progetto di 3 anni che parte da Mazara ma che mira a coinvolgere risorse professionali e creative di tutta Europa. Gli spazi a disposizione - una cava di tufo ed un immobile - verranno convertiti in un centro per il design activism (progetto per attivare energie) e le arti performative, basato sulla flessibilità d'uso e la polivalenza. Inoltre, Periferica intende promuovere la collaborazione tra aziende private e le municipalità per interventi ad alto impatto sociale, coinvolgendo le comunità di promotori e cittadini.
E' stato creato, per questi motivi, un centro, intitolato, appunto, "Un centro per una visione", che verrà inaugurato il 2 gennaio 2016, dalle ore 16, presso la sede in via dell'acquedotto 15, a Mazara del Vallo. Il centro verrà per la prima volta aperto al pubblico; alle 16 sarà possibile fare un tour degli spazi, alle 18 verrà descritto il progetto Periferica, la strategia di rigenerazione del centro, le attività previste, i servizi che nasceranno al suo interno, i soggetti coinvolti. Dalle 19 in poi è previsto inoltre un buffet, musica, e l'esposizione dei lavori svolti durante "Il festival Periferica" dal 2013 ad oggi.

"La trasformazione della città abitata - dichiara Carlo Roccafiorita, fondatore del progetto - dev'essere un processo orizzontale, inclusivo, sostenibile; se vogliamo città sensibili e quartieri più vivibili, dobbiamo ragionare sia su un efficace sistema di risorse professionali che sui nuovi modelli di progettazione partecipata".

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