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Mazara, la coppa Italia è in salita: battuta d'arresto contro il Gela

MAZARA. Altra battuta di arresto per il Mazara. Questa volta in Coppa Italia, a Gela, nella partita di andata di semifinale. Contro l'ex Totò Brucculeri, la squadra di Tommaso Napoli ha disputato una buona partita ma ha prestato il fianco a qualche errore della difesa che hanno provocato i due gol vincenti degli avversari.

Secondo il tecnico del Mazara però sarebbe stato l'arbitro ha decretare le due massime punizioni con una certa leggerezza, in situazioni che si verificano spesso in area di rigore. "Sul primo rigore - dice Napoli - si è trattato di una leggera trattenuta in area come ne succedono tante, sul secondo posso assicurare che il nostro portiere Pietro Iacono non ha nemmeno toccato l'avversario che però si è buttato come se fosse stato sgambettato".

Dopo questo secondo rigore però non c'è stata reazione da parte della squadra. "Ancora devo scoprire cosa succede dopo avere preso il secondo gol perché è successo domenica scorsa contro Castelbuono ed è successo anche mercoledì scorso. Può essere un problema psicologico, una caduta di personalità oppure un calo fisico perché non dimentichiamo che questi giocatori, fin dall'inizio del campionato, non hanno avuto un attimo di sosta, diciamo che sono stati spremuti, oppure sentono addosso la responsabilità di vincere come più volte hanno detto i dirigenti e può accadere che una certa ansia addosso non fa giocare con la dovuta serenità. Sarà interessante superare questa fase perché io credo in questa squadra ha un alto potenziale tecnico e fisico. A Gela siamo partiti benissimo ma, preso il secondo gol, la squadra si è spenta. Non deve più accadere, si lotta fino al 95'".

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