TRAPANI. Due campionati in uno. Sono quelli che sta disputando il Trapani in questo avvio di stagione. Ottimo nelle prime sette giornate, con tanto di sesto posto in classifica frutto di 13 punti all’attivo grazie a tre vittorie e quattro pareggi, alla media di 1,85 punti a gara. Pessimo nelle ultime tre partite, nel corso delle quali sono arrivate soltanto sconfitte, a cominciare dallo 0-3 incassato in casa dal Pescara, per proseguire con l’1-4 del «Sant’Elia» di Cagliari e per proseguire con l’1-2 subìto ancora al «Provinciale» contro il Vicenza. Serie negativa che ha, di fatto, ridimensionato il torneo della formazione di Serse Cosmi, adesso scivolata fuori dalla zona play-off, distante comunque soltanto un punto, ma pur sempre tre sole lunghezze sopra la zona play-out
L’involuzione, almeno stando a guardare soltanto i numeri, è evidente e risiede soprattutto nella precisione al tiro, drasticamente calata. Nelle prime sette giornate, infatti, il Trapani aveva messo a segno dieci reti tirando, complessivamente, 77 volte verso la porta avversaria, con una media di trasformazione del 12,98%. Nelle ultime tre partite, quelle che hanno segnato il calo della formazione di Serse Cosmi, i tiri sono aumentati, passando da 11 ad oltre 14 e mezzo a partita. E sono cresciuti anche quelli indirizzati nello specchio della porta, passati da poco più di 4 ad oltre 4 e mezzo a partita. Ciò che è drasticamente calata, invece, è la percentuale realizzativa. Mentre nelle prime sette partite il Trapani finalizzava in gol, infatti, il 12,98% dei tiri in porta, adesso, invece, la percentuale è calata arrivando appena al 4,5%.
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