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Erice, è scontro fra sindaco ed ex dirigente dei vigili

Ippolito afferma che la sentenza del giudice è a suo favore, Tranchida puntualizza che non è così e in ogni caso farà ricorso

ERICE. Continua il braccio di ferro, in sede giudiziaria, tra l’ex comandante della Polizia Municipale di Erice, Giacomo Ippolito, che rivendica il diritto a ricoprire questo ruolo, e l’amministrazione comunale.

Nel luglio del 2014 Ippolito è stato rimosso dall’incarico, affidato all'avvocato Simone Marcello Caradonna, nel gennaio di quest'anno, ritenendo che la sua permanenza alla Polizia Municipale ledesse l'immagine del Comune, «per via di una querela sporta dall'animalista Rizzi per un presunto reato di rifiuto di atti d'ufficio», il sindaco Giacomo Tranchida lo ha assegnato al Settore Finanze.

Ippolito, assistito dall'avvocato Vincenzo De Mela, si è opposto ad entrambi i provvedimenti, ottenendo, si legge in un comunicato diffuso nel suo interesse, «la "condanna” del Comune di Erice al risarcimento del danno non patrimoniale da demansionamento patito», con un importo quantificato in 10.000 euro», nonché «il reintegro immediato nel Corpo della Polizia Municipale». Sentenza ed ordinanza entrambe del giudice del Lavoro Mauro Petrusa.

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