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Alcamo, rimodulate le aliquote Imu e Tasi

La precedente proposta di delibera del commissario era stata bocciata a luglio, dall’assemblea che adesso ha fatto delle modifiche

ALCAMO. La seduta del consiglio comunale di Alcamo convocata per domani alle 18.30 sarà cruciale in tema di approvazione delle ipotesi di aliquote IMU e TASI, riformulate dalla dirigenza comunale e deliberate dal commissario straordinario Giovanni Arnone.

La precedente proposta di delibera era stata bocciata, a luglio, dal massimo consesso civico. Prevedeva "l'aumento della TASI sulla prima casa dall'1,5 per mille al 2 per mille" e "l'incremento dell'IMU dallo 0,96 per mille all'1,06 ‰, azzerando la TASI sulla seconda casa". Il commissario Arnone, in quell'occasione, aveva detto che "tale proposta" avrebbe consentito "di non sforare per la quarta volta il Patto di stabilità". E aveva anche aggiunto: "Se ci sono altre soluzioni possibili, che non pesino troppo sui cittadini, trovatele". Pochi giorni fa, il consiglio comunale ha anche respinto la proposta di aumento delle aliquote della TARI. Poi, dal Pd alcamese, nel tentativo di trovare un accordo per fare quadrare il bilancio, è arrivata la proposta di "confermare l'IMU sulla seconda casa al 10,60 per mille, ridurre l'IMU sulle attività produttive al 9,60, eliminare la TASI sulla seconda casa ed immobili vari, strutturare la TASI su scaglioni di valore imponibile, secondo quest'ipotesi: valore da 0 a 50.000 euro, 1 per mille (-0,5 per mille); valore da 50.000,01 a 100.000 euro, 2 per mille; valore oltre 100.000,01 euro, 2,5 per mille".

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