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Cisl: "Riaprire la ferrovia Alcamo-Trapani"

Attualmente i pochi treni che collegano Alcamo diramazione e Trapani, percorrono la linea via Castelvetrano

TRAPANI. “Una linea ferroviaria ad alto potenziale turistico e strategica per lo sviluppo della Sicilia occidentale chiusa da oltre due anni e mezzo per alcuni cedimenti strutturali rappresenta il paradosso del sistema dei trasporti siciliano”. Ad affermarlo sono Amedeo Benigno segretario generale Fit Cisl Sicilia e Mimmo Perrone segretario regionale Fit Cisl Ferrovie.

“Se da un lato la Regione dichiara una particolare attenzione al trasporto ferroviario a seguito dell'attivazione dei treni regionali veloci Palermo-Catania, dall'altro lato non si supera la stagione degli annunci per la riapertura della linea Alcamo-Trapani via Milo”. I due segretari aggiungono “la riattivazione e l'ammodernamento della linea renderebbero il treno un mezzo competitivo per i flussi pendolari e turistici tra i capoluoghi di Palermo e Trapani e tra gli scali di Birgi e Falcone e Borsellino”.

Attualmente i pochi treni che collegano Alcamo Diramazione e Trapani, percorrono la linea via Castelvetrano, “anche questa tratta necessiterebbe di alcuni interventi di ammodernamento quali l'abolizione dei principali passaggi a livello, punti critici per circolazione ferroviaria e stradale, soprattutto in prossimità dei grossi centri abitati, uno su tutti Castelvetrano. I cittadini siciliani hanno già dimostrato la preferenza del mezzo ferroviario rispetto al gommato, a seguito della chiusura dell'autostrada Palermo-Catania, ovvero quando i tempi di percorrenza del treno divengono concorrenziali”.

Benigno e Perrone concludono “le risorse necessarie alla riapertura della storica e rilevante linea ferroviaria via Milo e per l'ammodernamento della linea via Castelvetrano sono irrisorie rispetto a quelle necessarie per la realizzazione dell'alta velocità Palermo-Catania-Messina, Ferrovie e Regione si impegnino subito concretamente per la realizzazione dei progetti, mettendo la parola fine ad annunci e speculazioni politiche”.

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