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L'ex sindaco di Campobello di Mazara dovrà pagare 287 mila euro

La Corte dei Conti in appello fa uno “sconto” di 17 mila euro per il riconoscimento della regolarità di tre incarichi. La sentenza è ora definitiva

CAMPOBELLO DI MAZARA. Danno erariale per le consulenze facili al Comune di Capobello di Mazara, la Sezione giurisdizionale d'appello della Corte dei conti (sentenza 193/A/2015 depositata ieri) conferma la condanna emessa due anni fa nei confronti dell'ex sindaco Ciro Caravà con uno "sconto" di 17 mila euro per il riconoscimento della regolarità di tre incarichi. L'ex primo cittadino, che solo pochi giorni fa è stato condannato a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa dai giudici della corte d'appello di Palermo, dovrà versare 287.438 euro anziché 304.481. In primo grado erano invece stati assolti gli altri componenti della giunta comunale citati in giudizio: Agostino Montalbano, Francesco Sammartano, Salvatore Giorgi, Nicola Mangiaracina, Rosetta Stallone, Maurizio Agola e Giovanni Perricone.

"Il collegio giudicante - si legge nelle motivazioni della sentenza d'appello - ritiene conclusivamente che ad eccezione dei conferimenti degli incarichi a Mariangela Accardo, Antonio D'Amico e Maria Elena Petruccelli, i comportamenti tenuti dal sindaco Ciro Caravà, in occasione dell'affidamento degli altri numerosi incarichi (sopra dettagliatamente descritti) a soggetti esterni al Comune di Campobello di Mazara, siano stati caratterizzati da molteplici profili d'illegittimità e da inescusabili negligenza e superficialità nella gestione delle risorse finanziarie pubbliche, con conseguente insorgenza di un ingente danno per l'ente, che ha dovuto sostenere spese prive di utilità giuridicamente apprezzabili".

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