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Guerra in Libia, i soci di Airgest chiedono i danni

TRAPANI. I soci privati di Airgest - la società gestisce l'aeroporto «Vincenzo Florio» di Trapani Birgi - infrastrutture Sicilia e Quercioli, contestano in una nota la delibera del libero consorzio comunale di Trapani relativa alla destinazione delle prime somme a compensazione dei danni economici in seguito alla guerra in Libia, chiedono che l'indennizzo da 5 milioni di euro sia destinato per intero ad Airgest, ritenendo «ingiustificato l'impegno economico alla luce di tale delibera». Nella nota i soci privati di Airgest esprimono «profondo stupore» circa la decisione del Libero Consorzio Comunale di Trapani di destinare ad Airgest solamente il 70% della somma ricevuta a titolo di compensazione parziale dei danni economici subiti dalla società di gestione dell'aeroporto di Trapani-Birgi per le limitazioni imposte alle attività aeroportuali civili dalle operazioni militari conseguenti l'avvio della guerra in Libia.

I soci privati contestano la delibera affermando che «l'importo quantificato da Enac è esplicitamente relativo ai soli danni subiti dall'aeroporto di Trapani Birgi in conseguenza alle limitazioni imposte dalle operazioni militari legate al conflitto libico e non può ricomprendere, anche perchè certamente non di competenza di Enac, la stima dei danni generici sofferti dal territorio e/o dall'indotto commerciale e sociale legato allo stesso aeroporto». Infrastrutture Sicilia e Quercioli chiedono quindi che l'indennizzo stanziato «sia destinato per intero ad Airgest» e sottolineano come questo episodio sia «l'ennesima riprova dell'attenzione e della preferenza del sovvenzionamento ai comuni e alla provincia». «Questi ultimi infatti concludono - sono rimasti inerti nel tempo rispetto alla società Airgest che, unica, si è adoperata e non si vede risarcita per la somma che coprirebbe solo parzialmente i danni certificati».

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