TRAPANI. Roberto Boscaglia ingoia il rospo ma è consapevole che «si tratta di un punto che muove la classifica anche se dovevamo vincere a tutti i costi. Quota 35 punti in graduatoria ci avrebbero aperto orizzonti importanti ma non bisogna disperare pensando che non potrà esserci sempre una traversa a negarci la gioia della rete o un rigore che va a battere sul palo per evitare di incamerare i tre punti. È andata così. Ad ogni modo sono contento, anche se con l'amaro in bocca, per l'atteggiamento iniziale della mia squadra che affrontava un avversario alquanto difficile perchè in lotta per non retrocedere. Abbiamo retto bene con ritmi abbastanza alti. Loro non ci davano la possibilità di manovrare. Bisogna pure ammettere che diventa difficile giocare palla a terra quando il terreno è scivoloso e ciò ci ha un po' penalizzati. Tutto sommato è stata una buona partita da parte nostra. Abbiamo costruito, creato e non concesso nulla. Dovevamo sicuramente creare più azioni sotto porta e in fase di rifinitura potevamo essere più lucidi. In ogni caso se guardiamo i risultati delle altre formazioni possiamo ritenerci soddisfatti».
Alla domanda riguardante il modulo di gioco diverso rispetto alla scorsa annata il trainer granata risponde che «non si può giocare come una volta. Adesso il Trapani ha determinati giocatori e deve necessariamente sfruttare le loro caratteristiche». E sul non impiego di Falco sin dal primo minuto Boscaglia ha risposto indicando come «il giocatore è importante in determinate partite però deve ancora lavorare riguardo alla fase di non possesso. Attendo suoi miglioramenti in questo ambito».
ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Caricamento commenti
Commenta la notizia