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Mussomeli e Marsala, finisce in parità tra brividi e polemiche

Riccobono centra il palo. I nisseni contano due esplulsi e recriminano per un calcio di rigore non concesso. Il direttore di gara sul banco degli imputati

MUSSOMELI. La sfida ai piani alti della classifica finisce a reti inviolate. Un match condizionato dal campo al limite della praticabilità e da una terna arbitrale non all'altezza, con un direttore di gara, Rapetto di Chiavari, decisamente incapace. I ventidue giocatori hanno dovuto faticare più del dovuto a causa di un terreno di gioco appesantito dal weekend di piogge, buono più per una lotta nel fango che per un incontro di Eccellenza. Momenti di tensione verso la fine e i padroni di casa, per due espulsioni, chiudono in 9. Ma è stata anche la partita dell'ex: il bomber Messina, che alla fine dell'anno passato in rotta con la dirigenza del Marsala ha lasciato la squadra, ieri pomeriggio ha affrontato i suoi ex compagni ma stavolta con addosso la maglia del Mussomeli, tra l'altro sua città.

Che le recriminazioni arbitrali sarebbero state il leitmotiv della sfida lo si è intuito già dai primi minuti: al 3' per via di uno svarione difensivo del Marsala e complice una pozza d'acqua Messina conquista la palla, tenta di spingerla verso la rete ma viene bloccata da un difensore. Secondo le lamentele dei padroni di casa viene fermata con un braccio, ma per Rapetto è tutto regolare. Al 9' il Marsala si fa vedere dalle parti di Randazzo; Fina di punizione sfiora il palo. Passa un minuto ed è sempre lo stesso numero 8 trapanese a tentare, senza fortuna, di centrare lo specchio della porta dalla lunga distanza.

 

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