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Poste e disagi, mancano quindici portalettere a Trapani

Proclamato uno sciopero a oltranza. Il sindacalista Giuseppe Ferrante: «Il personale ormai è allo stremo e gli utenti sono costretti a patire i disagi»

TRAPANI. Personale carente, code agli sportelli, corrispondenza consegnata in ritardo. Caos in tutti gli uffici postali del Trapanese, dove ormai la situazione ha superato il livello di guardia. A tal punto che dal prossimo 24 gennaio - fatta eccezione per il 31 - e fino al prossimo 24 febbraio è stato proclamato lo sciopero di tutte le prestazioni straordinarie e aggiuntive non soltanto in provincia, ma in tutta l’Isola. Nel Trapanese - denuncia la Cisl-Slp - mancano almeno quindici portalettere. Ma non è tutto. Perchè secondo la tesi dell’organizzazione sindacale, il personale assunto a tempo determinato è insufficiente e succede, inoltre, che dopo una settimana alcuni rinunciano all’incarico. Ergo: disagi e proteste. All’ordine del giorno. E siccome piove sempre sul bagnato, ecco che la carenza riguarda anche i mezzi primari di lavoro: moto, vetture, fotocopiatrici, stampati.

«Il fenomeno - spiega il coordinatore territoriale Cisl-Spl, Giuseppe Ferrante - ha ormai raggiunto livelli non più tollerabili. Non meravigliatevi se un giorno troverete la cassetta della posta vuota e quello successivo, invece, intasata di corrispondenza». Insomma, alla luce dell’andazzo può accadere di tutto. Una volta il postino suonava sempre due volte. Adesso, però, le cose sono cambiate. «La richiesta di lavoro suppletivo - aggiunge il rappresentante sindacale - è diventata ormai una prassi giornaliera e il più delle volte non viene pagato o addirittura ridotto». I dipendenti applicati alle lavorazioni interne, nel servizio di recapito in tutta la provincia, sono insufficienti e «sono ormai - sottolinea Giuseppe Ferrante - stremati per il troppo lavoro e per le nuove procedure che rallentano i processi».
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